Chiasso: resoconto del presidio antirazzista e contro la violenza della polizia sui migranti

Resoconto presidio

Ieri, sabato 22 Marzo, a Chiasso abbiamo
indetto un presidio contro tutte le frontiere, in solidarietà con tutti
e tutte i/le migranti, che ogni giorno subiscono le violenze delle
divise dello Stato dentro e fuori i muri appositamente eretti per
reprimere il fenomeno migratorio. Durante il presidio, partecipato da
una cinquantina di persone (di cui parecchi migranti del centro di
registrazione), è stato ribadito piu’ volte alla dormiente Chiasso il
tragico fatto di mercoledi’ scorso: a Zurigo un ragazzo nigeriano è
stato ammazzato di botte dai servi in divisa mentre veniva forzatamente
messo su un aereo che lo avrebbe rimpatriato in Nigeria. Questo ragazzo
stava portando avanti da alcuni giorni uno sciopero della fame per
opporsi al rimpatrio. Media e autorità poliziesche si sono subito
discolpati, parlando di "individuo problematico" con precedenti penali
e fisico debilitato, distogliendo l’attenzione dai metodi da
torturatori usati dagli sbirri. Questo ennesimo episodio di violenza
polizesca ha scatenato la rabbia fra i migranti (sopratutto nigeriani)
presenti al presidio, nei confronti degli aguzzini che rendono la loro
vita impossibile, partendo cosi in un corteo spontaneo. Avviatosi dalla
piazza in cui si svolgeva il presidio è culminato proprio in fronte
alla dogana e alla centrale di polizia, simbolo di controllo e di
oppressione. Durante il corteo sono stati scanditi, oltre parecchi
slogan contro la polizia, guardie di confine e securitas (azienda
privata di sicurezza che gestisce la sicurezza all’interno del centro),
molti canti africani pieni di rabbia per un fratello ucciso
ingiustamente, la loro ira ha poi sfociato a gran voce con
rivendicazioni al megafone: <<Gli anni in cui eravamo schiavi
sono passati!>>, <<Abbiamo anche noi una dignità>>,
<<Non trattateci come cani>>.
La polizia non si è fatta vedere…

 

This entry was posted in Generale. Bookmark the permalink.